AudiBlog del 29.3.03 .::AudiForum::.
Programmi di sabato 29.03.03 |
ascolto
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gradim
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Calcio: Italia - Finlandia (Rai1) |
20,14%
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93%
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La moglie di un uomo ricco (Rai 2) |
2,16%
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67%
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Speciale Gaia (Rai3) |
6,47%
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100%
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Assassinio sul Nilo (Rete 4) |
7,91%
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91%
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La Corrida (Canale5) |
0,72%
|
0%
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L'incantesimo del lago (Italia 1) |
2,16%
|
67%
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LInfedele (La7) |
17,27%
|
96%
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Altro |
5,76%
|
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Nulla | 37,41% | |
139
partecipanti
|
i dati auditel il confronto
La maggioranza dei votanti di Audiblog (così come il campione scientifico dell'Auditel) segue la partita Italia-Finlandia per la qualificazione agli Europei. Ma, a differenza dell'Auditel, c'è una buona parte di spettatori che preferisce seguire L'Infedele su La7 o Gaia su Rai3, snobbando invece i soliti dilettanti allo sbaraglio della Corrida di Canale5.
Federico Rampini su Repubblica del 30/03/ spiega come l'Iraq venga raccontato dai media americani, "tra censura e imparzalità". «E' finita la guerra di plastica dei primi giorni, arrivano notizie di una guerra vera e terribile. Il 42% degli americani si dicono "stanchi" di guardare le riprese televisive dall'Iraq ma tutti rimangono incollati allo schermo. Per il 58% il diluvio di news dal fronte "trasmette paura". (...) Di questo conflitto gli americani continuano ad avere una rappresentazione parziale dai loro mass media. Le immagini su morti e feriti civili in Iraq vengono date con il contagocce. Ma anche con questi limiti, da tv e giornali arriva chiaro il messaggio che il conflitto sta andando male. E quando la Casa Bianca comincia a litigare con i suoi generali e ad accusare i mass media di disfattismo, per molti americani scattano ricordi inquietanti e improvvise analogie con il Vietnam».
Claudio, Melba e Ludik
AudiBlog del 28.3.03 .::AudiForum::.
Programmi di venerdì 28.03.03 |
ascolto
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gradim
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Casa Famiglia 2 (Rai1) |
3,40%
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60%
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Excalibur (Rai 2) |
24,49%
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78%
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Calcio: Italia - Finlandia (Rai3) |
4,08%
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67%
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Delitto perfetto (Rete 4) |
10,20%
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93%
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Ciao Darwin 4 (Canale5) |
4,08%
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50%
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C.S.I.: Scena del crimine (Italia 1) |
12,24%
|
94%
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Sfera (La7) |
2,72%
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75%
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Altro |
8,16%
|
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Nulla | 30,61% | |
147
partecipanti
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i dati auditel il confronto
Audiblog ritorna ai consueti sondaggi sui programmi di prima serata. Nel prime time di venerdì Auditel premia il ritorno di Ciao Darwin (Canale5) con Bonolis e Laurenti (al centro della prima puntata, la sfida "intellettuali vs veline"), mentre il nostro campione si concentra su Excalibur (Rai2), puntata naturalmente dedicata alla guerra in corso.
Lettera dall'Italia di Deborah Young (critica cinematografica della rivista Variety di Los Angeles e redattrice di Cineaste a New York) su Internazionale del 28/03/: Gli europei forse avranno il posto migliore nel teatro di guerra. Improvvisamente la tv italiana è diventata ossessivamente guardabile. Le notizie drammatiche hanno contaminato anche altri programmi; perfino i maestri del quiz sembrano per un momento meno fiduciosi che il loro jackpot cambierà davvero la vita di uno spettatore fortunato. È certamente un momento strano quando i media italiani offrono una gamma di notizie e opinioni più ampia di quella dei mezzi di informazione americani. Invece di giornalisti americani embedded, che fanno la cronaca gomito a gomito con le loro truppe, i tg italiani stanno integrando pezzi presi da al Jazeera e le tv arabe in diretta, offrendo punti di vista “degli altri,” ma soprattutto filmati di morti che non devono far piacere a George W. Bush. Mentre la stampa americana sembra sempre più intrappolata nel ripetere come verità assolute quelle che sostiene il governo, l’Europa per una volta riesce ad aprire una finestra sulle diversità del mondo. La verità è che tutti sanno che stiamo andando verso un’incognita più grande di qualsiasi cosa abbiamo affrontato prima. E fa paura.
Su Internazionale in edicola dal 28/03/: War Blog. L'eccezionale diario da Baghdad del ragazzo iracheno che su internet racconta i bombardamenti angloamericani (http://dear_raed.blogspot.com).
Claudio, Melba e Ludik
AudiBlog del 27.3.03 .::AudiForum::.
AUDIBLOG DI GUERRA
Risultati del 28/03 e progressivi
Tg1 | Tg2 | Tg3 | Tg4 | Tg5 | Studio Aperto | Tg La7 | Porta a Porta | 8 e 1/2 | Spec. La7 | Primo Piano | Omnibus | Uno Mattina | Excalibur | L'Infedele | Terra! | Tg2 Dossier | Ballaro' | No War Tv | Rai News 24 | Totale | Progr. |
3 | 0 | 47 | 2 | 2 | 1 | 6 | 4 | 16 | 8 | 4 | 3 | 1 | 10 | 8 | 1 | 2 | 18 | 19 | 33 | 145 | 1933 |
59 | 14 | 464 | 21 | 44 | 23 | 190 | 30 | 120 | 173 | 41 | 27 | 6 | 272 | 238 | 14 | 19 | 126 | 19 | 33 | 1933 |
*********
Dopo un referendum tra i votanti del sito, da domani Audiblog riprende con i consueti sondaggi sui programmi di prima serata.
Da ilnuovo.it: Il Grande Fratello batte tutti, ma le piccole tv "a reti unificate" con lo show contro la guerra di Dario Fo strappano un importantissimo risultato. Oltre 5 milioni di contatti e oltre 1.200.000 ascoltatori. Questa la stima fornita dalla direzione generale di Telelombardia, una delle più importanti emittenti locali che ha partecipato alla serata di controinformazione Ubu Bas va alla guerra. "Qui da noi - spiega Alberto Stefani - abbiamo raggiunto il 4,5% di share. Picchi che si raggiungono solo con il calcio, e più precisamente per il derby Milan-Inter". E il circuito Europa 7, che raggruppa le piccole antenne del centro Italia, fa sapere che gli ascolti sono addirittura triplicati, rispetto ad uno dei loro programmi di punta, Seven Show, che normalmente porta a casa 50 persone. Non a caso alla voce "altre tv", oggi si legge che nella fascia serale è stato raggiunto uno share del 7% con oltre 2 milioni di telespettatori. Se contiamo che La7 difficilmente raggiunge il 4% di share, c'è davvero da esultare. (...) Finalmente un segnale forte. Si può fare informazione, si può creare un dibattito e sollevare un problema anche se non si è dei colossi televisivi. Anche se non si hanno i loro mezzi, le loro strutture, i loro ricavi pubblicitari e i loro budget. Un risultato che ci conforta e ci fa sperare che non si tratti solo di uno sporadico e riuscitissimo esperimento, anzi! (...) Che passi da qui il futuro dell'informazione?
La guerra ha fatto rialzare la testa alla Rai sotto tiro e sotto tono, tanto da trasformare il Tg3 diretto da Antonio Di Bella in un temibile competitor per Cnn e Fox. Con picchi quasi al 19 per cento di share, il tigì ha stracciato i colossi americani con lo scoop planetario di Giovanna Botteri: grazie al videotelefono ha mostrato in diretta le bombe su Baghdad. Ma tutta l’informazione Rai ha dato una pista ai tigì Mediaset, avari di inviati e di spiegamento di mezzi, al contrario della guerra del Golfo, quando avevano messo a segno parecchi scoop. Qualcuno parla di effetto Annunziata e di come il neo presidente Rai, ex inviato di guerra, abbia sostenuto direttori e giornalisti. Annunziata, invitata da Clemente Mimun, ha seguito la prima notte nella redazione del Tg1. All’alba, si è pure un po’ commossa. (dalla rubrica Mass media di Denise Pardo su L'espresso del 28/03/)
Le rilevazioni dell'Audiblog di guerra sui programmi di informazione durante i primi 8 giorni di conflitto hanno totalizzato 1933 voti complessivi. Il nostro campione per aggiornarsi sulle notizie dell'attacco americano in Iraq ha preferito il Tg3. Tra i telegiornali, dopo quello della terza rete, è sopravvalutato il TgLa7 mente il Tg2 è ultimo. Nei programmi di approfondimento vanno bene Excalibur (Rai2) e L'Infedele (La7), mentre i votanti del blog bocciano Porta a porta.
AudiBlog del 26.3.03 .::AudiForum::.
Risultati del 27/03
Tg1 | Tg2 | Tg3 | Tg4 | Tg5 | Studio Aperto | Tg La7 | Porta a Porta | 8 e 1/2 | Spec. La7 | Primo Piano | Omnibus | Uno Mattina | Excalibur | L'Infedele | Terra! | Tg2 Dossier | Ballaro' | No War Tv | Rai News 24 | Totale | Progr. |
6 | 3 | 44 | 2 | 1 | 2 | 8 | 2 | 15 | 11 | 4 | 4 | 0 | 32 | 5 | 1 | 3 | 35 | 4 | 4 | 186 | 1788 |
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«Non guardavo quasi mai la televisione, non ne avevo il tempo. Ma ora dovro' cambiare»
(Flavio Cattaneo, nuovo Direttore Generale Rai)
Il giovedi' sera la nuova serie di “Novecento" di Pippo Baudo su Rai1 si scontra con il Grande Fratello di Canale5. Dice Baudo: «Trovo giusta la scelta per fare un censimento del pubblico: chi sta con le ammucchiate nella vasca di idromassaggio e chi no». Questi i risultati Auditel di ieri sera: Grande Fratello 8.421.000 spettatori (33% di share), Novecento 4.703.000 (17%).
La guerra vista dagli americani vede Bush in ritirata sul fronte dei media. «Ai tempi del Vietnam i telegiornali erano un paio. Controllare o perdere la tv concedeva o sottraeva il dissenso. Ma nell’era di Internet, dei mille canali tv via cavo, delle antenne paraboliche, delle radio via computer e dei blog (antologie di articoli personalizzate) e'diventato impossibile controllare l’opinione pubblica. Non bastano i portavoce “secchioni". Ci vuole un leader che plasmi il Paese» (Gianni Riotta, Corriere della sera del 27/03/).
La guerra vista dalla parte degli arabi fa irrompere l’orgoglio islamico nelle case, informazione a senso unico e contro Bush. Nessun dubbio su chi sta sbagliando: “Smascherate le bugie americane". Al Jazeera trasmette ogni ora le immagini di un bambino ferito al mercato di Bagdad. Le vittime sono definite “martiri" i soldati iracheni “eroi". (Gabriele Romagnoli, Repubblica del 28/03/).
link - WEBLOGS DI GUERRA
C. Albritton: un giornalista indipendente americano in Iraq
Salam: un ragazzo irakeno
Soldato Smash: un soldato americano nel Golfo
Warblogs: blogger americani sulla guerra
Blogger di guerra: weblog collettivo italiano
AudiBlog del 25.3.03 .::AudiForum::.
Risultati del 26/03
Tg1 | Tg2 | Tg3 | Tg4 | Tg5 | Studio Aperto | Tg La7 | Porta a Porta | 8 e 1/2 | Spec. La7 | Primo Piano | Omnibus | Uno Mattina | Excalibur | L'Infedele | Terra! | Tg2 Dossier | Ballaro' | No War Tv | Rai News 24 | Totale | Progr. |
8 | 1 | 34 | 2 | 2 | 0 | 11 | 0 | 15 | 8 | 1 | 2 | 0 | 1 | 8 | 1 | 2 | 73 | 3 | 6 | 188 | 1602 |
26/03 - Inserito Ballaro'
[News] Flavio Cattaneo e' il nuovo direttore generale della Rai. Presidente della Fiera di Milano, 39 anni, in quota An, eletto con tre voti a favore e due astensioni, quelle di Lucia Annunziata e di Giorgio Rumi.
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Giovedi' 27 marzo uno spettacolo speciale di Dario Fo e Franca Rame sulla guerra americana in Iraq, "Ubu Bas va alla guerra". Tramesso alle 20,30 da un circuito di tv locali, alle 23,30 sul canale satellitare Planete (Tele+) e visibile anche nei giorni seguenti sul portale Internet Virgilio.
In Inghilterra l'autorita' che vigila sulle telecomunicazioni impedisce a radio e tv di trasmettere brani musicali che abbiano a che vedere con la guerra. Mtv ha addirittura prodotto una sorta di lista nera?di videoclip banditi dalla programmazione, ed e' a rischio anche l'ultimo atteso singolo pacifista di Madonna, "American Life", nel cui video la cantante guida un commando contro un defile'.
I blog sembrano essere la principale novita' nella copertura mediatica di questa guerra. Un nuovo tipo di informazione, senza mediazioni: giornalisti free-lance, soldati al fronte, privati cittadini nelle citta' bombardate.
link - articoli su Repubblica, Corriere della sera, L'Unita'.
Risultati del 25/03
Tg1 | Tg2 | Tg3 | Tg4 | Tg5 | Studio Aperto | Tg La7 | Porta a Porta | 8 e 1/2 | Spec. La7 | Primo Piano | Omnibus | Uno Mattina | Excalibur | L'Infedele | Terra! | Tg2 Dossier | No War Tv | Rai News 24 | Totale | Progr. |
15 | 4 | 80 | 2 | 6 | 9 | 93 | 3 | 20 | 60 | 8 | 3 | 2 | 78 | 157 | 0 | 10 | 5 | 16 | 561 | 1414 |
25/03 - Inserita Rai News 24
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Dopo una difficile prima settimana di guerra in Irak, raccontata continuamente eppure tra tante contraddizioni da tutte le televisioni, il sondaggio di Audiblog sui programmi di informazione vede sempre ai primi posti il Tg3 (che il quotidiano Libero del 26/03/ definiva in prima pagina “Tele-Saddam”, mentre il nostro campione considera migliore tra i telegiornali insieme al TgLa7). Tra i vari programmi di approfondimento si distinguono L’Infedele ed Excalibur, sembra sottovalutato rispetto all’Auditel il Porta a Porta di Vespa.
Polemiche sull’uso dei video su soldati morti e prigionieri in Irak nelle tv americane. La stragrande maggioranza dei cittadini Usa non ha visto quelle immagini: una clamorosa autocensura decisa dalle reti tv ufficialmente per rispetto delle famiglie dei soldati, in realtà dopo un diktat del Pentagono. Probabilmente più che la Convenzione di Ginevra i dirigenti televisivi hanno a cuore l’impatto sull’opinione pubblica di fronte ad una guerra più difficile e crudele di quanto era stato fatto capire. Su Repubblica del 25/03/ Michele Serra si chiede perché le immagini dei soldati americani siano offensive e censurabili mentre quelle dei soldati e civili irakeni arresi e tremebondi siano perfettamente legittime. Sullo stesso giornale, il giorno dopo, Maurizio Ricci, appena tornato dagli Stati Uniti, spiega che la guerra che si vede in Europa è completamente diversa da quella raccontata sui media americani, a partire dalle notizie sulle vittime civili irakene e sulle manifestazioni di protesta pacifista in tutto il mondo. Si parla molto di frattura tra americani ed europei, ma forse - come osservava Paul Krugman - «vediamo le cose in modo diverso, perché vediamo notizie diverse».
- Informazione intelligente
- Le bombe esplodono in diretta tv ma quando arrivano gli schizzi di sangue cade il satellite
(ElleKappa)
AudiBlog del 23.3.03 .::AudiForum::.
Risultati del 24/03
Tg1 | Tg2 | Tg3 | Tg4 | Tg5 | Studio Aperto | Tg La7 | Porta a Porta | 8 e 1/2 | Spec. La7 | Primo Piano | Omnibus | Uno Mattina | Excalibur | L'Infedele | Terra! | Tg2 Dossier | NoWar Tv | Totale | Progr. |
1 | 4 | 99 | 1 | 8 | 2 | 26 | 8 | 11 | 28 | 5 | 5 | 1 | 97 | 19 | 11 | 2 | 5 | 342 | 853 |
24/03 - Inseriti Terra!, Tg2 Dossier e NoWarTv
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Mai come in questa guerra si hanno a disposizione tante immagini e notizie. La principale novità della strategia mediatica del Pentagono sono i giornalisti “embadded” nell’esercito della coalizione in Iraq (di cui il 20% non americani). «Abbiamo visto più azioni in un giorno che in tutta la guerra del Golfo del ‘91», ha scritto Alessandra Stanley sul NY Times. Nonostante tutto le polemiche sulla “guerra che non si vede” e sulle manipolazioni degli strateghi militari hanno trovato comunque il loro spazio: stavolta si parla di “disinformatjia da abbondanza”. Per Vittorio Zucconi su Repubblica i giornalisti embadded nelle truppe saranno naturalmente proclivi a raccontare ciò che vogliono i soldati con cui vivono; per Sergio Romano sul Corriere le troppe immagini, i troppi dettagli hanno il segreto intento di creare confusione e far perdere il quadro d’insieme. Insomma, più si vede meno si capisce. Dave Monitz, esperto militare di Usa Today ha però osservato che «con 600 giornalisti al seguito dei soldati, le probabilità che una grande quantità di buon materiale giornalistico arrivi a essere stampato o trasmesso, sono a nostro favore».
Da domenica anche la parte più sporca e più crudele della guerra è arrivata sui nostri teleschermi. Le immagini dei soldati americani morti e prigionieri degli irakeni sono state trasmesse da Al Jazeera. Il capo del Pentagono Rumsfeld ha definito “illegali” quei video, vietandone la trasmissione alle tv americane (solo Cbs e Cnn hanno mandato pochi frammenti). L’emittente del Qatar è stata accusata di appoggio o persino complicità con il regime di Saddam come già, un anno fa, con Al Quaeda. Le immagini di cadaveri e prigionieri hanno diviso le tv italiane: Tg2 e La7 non le hanno trasmesse («per rispetto verso le vittime e verso gli spettatori»); gli altri tg italiani non hanno rinunciato evitando solo le immagini più atroci. Di Bella, direttore del Tg3: «Scene impressionanti ma non potevamo chiudere gli occhi. Fino a ieri questo conflitto sembrava fatto solo di cartine, grafici e nuvole di fumo sui tetti di Bagdad». Mentana, direttore del Tg5: «Al bando scene inutilmente violente senza evitare di documentare quello che accade». Fede, direttore del Tg4: «E’ un dovere mostrarle, sono la risposta ai pacifisti che bruciano le bandiere americane».
Sebastiano Messina, su Repubblica del 24/03/ denuncia “la vespizzazione delle trasmissioni si intrattenimento Rai ... un chiacchiericcio mascherato da dibattito”. «Non sapendo come cavarsela, tutti hanno pensato bene di imbastire dei talk-show, la cui formazione-tipo è quasi sempre la stessa: un esperto di questioni militari, un direttore di giornale, un pacifista, due politici, un esperto di economia, un personaggio dello spettacolo, un prete, un americano che vive in Italia, un irakeno che vive in Italia». Nello stesso giorno un articolo sulla prima pagina del Foglio si conclude così: «Cara Annunziata, evita che la merda della guerra si mescoli alla merda della tv italiana: sono sapori diversi».