AudiBlog del 20.4.03 .::AudiForum::.
Siamo dispiaciuti dalla chiusura di Audiblog. Era una decisione netta ma inevitabile, che per? si lascia dietro qualche domanda inevasa. Sei mesi di indagine sul web, seppure in maniera artigianale, sono comunque un buon risultato. Abbiamo attraversato una delle stagioni più controverse del pericoloso intreccio italiano tra televisione, politica, potere e, in questo ultimo periodo, guerra. Le "armi di distrazione di massa" hano compiuto il loro lavoro anche stavolta. Il campione dei votanti su web si è dimostrato attento alle scelte e alla qualità. Esaminando i dati raccolti, si nota una sopravvalutazione di reti ' di nicchia' come Rai3 e La7, dei programmi di informazione, dei film ma anche delle fiction di qualità. Il nostro sindacabile campione sembrava disdegnare lo specifico televisivo: hanno riscontrato poco successo (il più delle volte meno di quanto Auditel attribuiva) i varietà, i reality show e i serial. C'è stato anche il caso di chi ha tentato di usare l'Audiblog in maniera strumentale, con le cosidette "tifoserie organizzate" sul programma Excalibur.
Dunque, lo sforzo quotidiano e condiviso di aggiornare i sondaggi, controlare il forum, stimolare la partecipazione, estrarre commenti e considerazioni dai nostri risultati e da quelli dell'Auditel ufficiale, non crediamo sia stato vano. Innanzitutto perché è ancora qui, negli archivi di blogger, visibile da tutti. "Archeologia web" l'abbiamo chiamata, e il termine ci affascina molto. Audiblog ha rosicchiato i suoi spazi sui giornali (fino al trionfo dell'intervista su TvSette di gennaio), sui siti e sui weblog, e quasi per una sorta di contrappasso ne siamo a parlare persino 'dentro' la televisione (Screensaver, il 03/02/ su Rai3). Il nostro è stato un gioco. Un gioco, ad un certo punto, diventa una cosa seria, si trasforma (se se ne hanno volontà e possibilità) in qualcosa d'altro, oppure finisce. Noi per ora abbiamo ritenuto di fermarci. Il nostro obiettivo sotteraneo era di contribuire a scalfire o almeno relativizzare l?idea totalizzante e quasi ossessiva di televisione che in Italia va per la maggiore. Provare a sminuire l?assolutezza di dati che in realtà sono macchinosi e inaffidabili.
Senza troppe illusioni di cambiare il mondo. Eravamo quattro amici al bar, e tali siamo rimasti. Un pugno di volenterosi naviganti della Rete si è prestato al nostro gioco, dimostrando almeno che è possibile trattare la televisione per quello che è: una scatola di offerte da cui scegliere, selezionare per usufruire di quel (tanto o poco) di buono che c'è. E, se si ha di meglio da fare, semplicemente spegnerla.
Claudio, Melba e Ludik
Alcuni commenti e risposte seguite alla chiusura di Audiblog.
? veramente deludente come uno strumento di vera democrazia popolare non venga percepito come tale dalla massa di persone che girano in internet che a questo punto per me, non sono nemmeno dello ombre che camminano per strada senza mèta senza senso (barcollano di qua e di la come fronde al mento) ma spermatozoi ed ovuli non sono ancora fecondati e quindi acefali.
(Mario Luigi Albini)
Mi dispiace la chiusura di Audiblog. Mi dispiace pure che si volesse dare una qualche sorta di scientificità ad un sistema basato sulla volontaria partecipazione.
Io che guardo poco la televisione cosa posso fare se non premere sempre il tasto "Non ho guardato la televisione?". Occorre trovare nuove formule e nuovo intenti.
Se se ne ha la voglia.
(Pietro Busalacchi)
(...) Vi invito a tener duro, a cercare di automatizzare la cosa il più possibile, a diffondere l'Audiblog attraverso le associazioni, i movimenti, le newsletter, etc. , in modo da raggiungere un numero di risposte-giorno che assomigli a quello della maggior parte delle indagini che ci vengono giornalmente propinate, ed a considerare e diffondere i risultati tenendo e facendo presente qual'è il campione che si ritiene di avere sotto controllo.
(Camillo Lanzinger)
E' finita come doveva finire. Sono anch'io uno che ha trovato ottima l'idea ed ho votato sistematicamente all'inizio. Poi ho desistito per sottrarmi ai fastidiosi lampeggiamenti che mi proclamavano vincitore di qualcosa che assolutamente non mi interessava e che, insistendo io nel non considerarli, insitevano a loro volta non dando tregua nemmeno per un giorno. La pubblicità pu? essere anche la tomba del commercio.
(F. Bisson)
Peccato! In famiglia facevamo a gara per dare le nostre preferenze. La TV è cos? poco interessante che persino i sondaggi che la riguardano falliscono miseramente. Grazie per il vostro lavoro.
(Giovanna)
Sono dispiaciuto di questa vostra scelta. Dal mio punto di vista non ho mai potuto aiutarvi dato che non posseggo la tv, ma ho apprezzato e letto i risultati dei vs. sondaggi
(Graziano Galli)
Sono spiacente, amo e guardo con piacere la pubblicità e, quel ch'è importante, acquisto tutto quel che viene reclamizzato. Ho fatto ad esempio una provvista di ottimi coltelli di fabbricazione cinese ma americani di importazione. Come pu? notare non posso apprezzare Ballar?. Lo dico con pena perchè non farsi sentire su audiblog è una minorazione di classe. Non si è intellettuali radical chick.
(Avv. Lina Arena)
Quante cose belle e intelligenti si potrebbero fare in rete che invece si spengono e chiudono solo per colpa nostra?
(Massimo Mantellini)
AudiBlog del 6.4.03 .::AudiForum::.
Cari amici, è stato bello ma speravamo di più. Pensavamo che partecipare a un sistema di rilevamento di gradimento delle trasmissioni tv, per quanto artigianale e non scientifico, avrebbe entusiasmato il popolo del web. Invece no. Fermi attorno alle 250 partecipazioni quotidiane non resta che chiudere per mancanza totale del pur minimo avvicinamento alla rappresentatività. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e soprattutto i webmaster che ci hanno dato una mano. Il sito rimane aperto come esempio di archeologia virtuale. E magari, chissà, un giorno troveremo qualche partner che farà ripartire il progetto. Grazie a tutti
Claudio, Melba e Ludik
AudiBlog del 5.4.03 .::AudiForum::.
Programmi di sabato 05.04.03 |
ascolto
|
gradim
|
Il galà dell'Eredità (Rai1) |
7,36%
|
83%
|
Jane Doe (Rai 2) |
4,91%
|
25%
|
Gaia (Rai3) |
11,04%
|
100%
|
Prof. dott. Guido Tersilli... (Rete 4) |
4,91%
|
88%
|
La Corrida (Canale5) |
1,23%
|
100%
|
L'incantesimo del lago 2 (Italia 1) |
2,45%
|
50%
|
L'infedele (La7) |
25,77%
|
88%
|
Altro |
8,59%
|
|
Nulla | 33,74% | |
163
partecipanti
|
i dati auditel il confronto
AudiBlog del 4.4.03 .::AudiForum::.
Programmi di venerdi' 04.04.03 |
ascolto
|
gradim
|
Casa Famiglia 2 (Rai1) |
3,13%
|
100%
|
Excalibur (Rai 2) |
21,25%
|
62%
|
L'ombra del dubbio (Rai3) |
3,13%
|
80%
|
Caccia al ladro (Rete 4) |
5,63%
|
100%
|
Ciao Darwin 4 (Canale5) |
5,63%
|
56%
|
C.S.I.: Scena del crimine (Italia 1) |
16,25%
|
92%
|
Sfera (La7) |
1,88%
|
100%
|
Altro |
7,50%
|
|
Nulla | 35,63% | |
160
partecipanti
|
i dati auditel il confronto
Mentre l'Auditel mette al primo posto Ciao Darwin 4 (Canale 5) e al secondo la fiction Casa Famiglia 2 (Rai1), il campione di Audiblog preferisce Excalibur (Rai2) e il telefilm C.S.I. (Italia1). Il gradimento del programma di Socci si mantiene però piuttosto basso, anche se va peggio al varietà di Bonolis e Laurenti.
Italia1 è diventata "la fabbrica dei successi". Lo dicono i dati Auditel, persino i sondaggini di Audiblog, e Repubblica del 06/04/ ne parla in due pagine d'apertura della sezione spettacoli e tv. Ma Italia1 coi suoi successi (Zelig, Iene, Gialappa's...) crea qualche problema in casa Mediaset e sottrae pubblico alla vera ammiraglia Canale5. Roberto Giovalli, ex direttore della "rete giovane" commenta: «La tv è business. Chi comanda è la pubblicità e adesso la pubblicità non può reggere due reti leader: una va sacrificata». Gino e Michele, artefici di Zelig, dicono che la Rai non sarebbe adatta per un genere di programmi come il loro: «Parrà un paradosso, ma il successo di Italia1 è una struttura che non si sente».
Nella televisione di guerra Aldo Grasso elogia il programma "8 e mezzo" di Ferrara e Sofri su La7: «Meno male che c’è una trasmissione che aiuta a riflettere sulla guerra, ne parla con la necessaria durezza, senza ipocrisie, incurante dei molti devastanti idoli del pensare comune».
Claudio, Melba e Ludik
AudiBlog del 3.4.03 .::AudiForum::.
Programmi di giovedi' 03.04.03 |
ascolto
|
gradim
|
Novecento (Rai1) |
8,52%
|
79%
|
Godzilla (Rai 2) |
7,62%
|
53%
|
La squadra (Rai3) |
9,42%
|
95%
|
La Macchina del Tempo (Rete 4) |
2,69%
|
83%
|
Grande Fratello (Canale5) |
12,11%
|
56%
|
L'amore e' un trucco (Italia 1) |
3,14%
|
57%
|
Ore disperate (La7) |
4,04%
|
56%
|
Altro |
8,07%
|
|
Nulla | 44,39% | |
223
partecipanti
|
i dati auditel il confronto
Il Grande Fratello vince ancora la serata Auditel del giovedì sera. Lo stesso sul nostro artigianale e non-scientifico Audiblog, anche se con percentuali minori, superando il Novecento di Baudo su Rai1. Bisogna però ammettere che il resto dell'offerta tv non offre alternative valide su cui riparare.
Barbara D'Urso, conduttrice del GF3, in un'intervista su TvSette, sulla puntata andata in onda la sera delo scoppio della guerra ottenendo comunque il successo di 8 milioni e mezzo di spettatori: «Molto imbarazzo. Ma credo che quegli 8 milioni di italiani si siano presi una pausa da una profonda ingiustizia, la guerra».
Il senatore di An Bucciero contro le inviate Rai a Bagdad Gruber e Botteri: "veline, o corruttrici, gradite al regime di Saddam". E il giorno dopo il partito chiede scusa.
Claudio, Melba e Ludik
AudiBlog del 2.4.03 .::AudiForum::.
Programmi di mercoledi' 02.04.03 |
ascolto
|
gradim
|
Il commissario Rex (Rai1) |
4,60%
|
100%
|
Un caso di coscienza (Rai 2) |
6,69%
|
100%
|
Mi manda Rai3 (Rai3) |
11,72%
|
89%
|
Siska (Rete 4) |
2,09%
|
100%
|
Maurizio Costanzo Show (Canale5) |
4,60%
|
45%
|
Asini (Italia 1) |
20,92%
|
80%
|
Effetto Reale (La7) |
3,35%
|
75%
|
Altro |
10,46%
|
|
Nulla | 35,56% | |
239
partecipanti
|
i dati auditel il confronto
Lo speciale del Maurizio Costanzo Show in prima serata sulla guerra è un flop d'ascolti per Canale5. Anche il nostro campione, generalmente attento all'informazione, non apprezza particolarmente e preferisce Mi manda Rai3 o, in maggioranza (come per Auditel) il film di Claudio Bisio "Aisini" (che invece, due anni fa, fu un insuccesso nei cinema).
Norma Rangeri, critica televisiva del Manifesto, sullo speciale guerra del Costanzo Show: «Magari il clamoroso insuccesso dell'iniziativa è da addebitare a un parterre male assortito (la soubrette, lo sportivo, il prete, l'onorevole, lo scrittore, il profugo, il professore), causa di una sovrana confusione, con un continuo sovrapporsi di voci (quando i microfoni decidevano finalmente di funzionare). Oppure alla difficoltà di Costanzo di adeguare il ritmo della sua conduzione a una prima serata che chiedeva di essere più strutturata. Ma c'entra molto il terreno, l'habitat, il fatto che Canale5 non digerisce facilmente l'approfondimento, tanto più in un periodo in cui la rete ha perso smalto (ultimamente è stata superata molte volte da Italia1), e sembra barcamenarsi tra un film, un Bagaglino, uno Stranamore».
Claudio, Melba e Ludik
AudiBlog del 1.4.03 .::AudiForum::.
Programmi di martedi' 01.04.03 |
ascolto
|
gradim
|
Incantesimo 6 (Rai1) |
2,77%
|
100%
|
Star Wars: Episodio I (Rai 2) |
7,91%
|
90%
|
Ballarò (Rai3) |
46,64%
|
89%
|
Bad girls (Rete 4) |
1,19%
|
33%
|
Carabinieri 2(Canale5) |
4,35%
|
82%
|
Amici (Italia 1) |
3,95%
|
70%
|
Uomini al passo (La7) |
2,77%
|
86%
|
Altro |
5,93%
|
|
Nulla | 24,51% | |
253
partecipanti
|
i dati auditel il confronto
Il piccolo campione Audiblog premia ancora l'informazione con Ballarò di Floris (Rai3), rinnegando i successi dell'Auditel ufficiale per Incantesimo (Rai1), Carabinieri (Canale5) e il ritorno in prima serata degli Amici di Maria De Filippi "fu Saranno Famosi" (Italia1).
Claudio Magris se la prende con i corsivi di Ballarò su Rai3 firmati da Alessandro Robecchi. E Il Riformista sottoscrive l’accusa. «Pasticcio di melense e inopportune spiritosaggini e pacchiana faziosità, genericamente antioccidentale».
Augusten Burroughs, su Salon, scrive che la guerra è “pornografia per famiglie”: «Guardare è la cosa che ci piace di più. Questo conflitto è il nostro nuovo reality show preferito. E a noi la tv-verità piace un sacco. Ma ora non si tratta più di tipi strani che mangiano lumache o che si fanno votare da un’isola intera: siamo andati oltre. La nostra fame di reality show aumenta: vogliamo più grafica, poste in gioco più alte, perdite più gravi. Ci adattiamo in fretta. Ci annoiamo all’istante. (...) Ma noi non vogliamo la guerra. Però la vogliamo. La vogliamo da morire. La parte selvaggia del nostro cervello vuole la guerra perché siamo animali. Animali civili, che guidano una Lexus e amano i bambini, ma sempre animali. E l’aggressione ci affascina. Caccia. Ammazza. Scopa. Dormi. Mangia. Guarda».
Claudio, Melba e Ludik